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Atelier 7b |
Le sfide e le nuove forme dell'urbano:
Praticare la dimensione
della post-metropoli

Coordina: Gabriele Pasqui
Discussant: Federico Oliva

Tematiche emergenti
L’argomento metropolitano è immediatamente collegato ad un livello di pianificazione e ciò comporta una selezione delle stesse tematiche da trattare in modo che siano adeguate ad esso. In altri termini, la scala vasta risulta un fattore essenziale della concettualizzazione di metropoli e condiziona ogni pensiero che siamo in grado di sviluppare. Altrettanto evidente è che il meccanismo di selezione avviene in maniera automatica se non inconscia (infatti non lo trovo mai esplicitamente trattato – singolare, infatti è questa assenza di un discorso sui livelli di pianificazione e sulla ripartizione, tra di essi delle competenze: al contrario si coglie la preferenza per la multiscalarità o interscalarità), generando il sospetto che l’automatismo comporti pregiudizi o perlomeno la reiterazione di convinzioni non sufficientemente ponderate.
Queste osservazioni non vanno colte come nel senso della negazione della pertinenza dei livelli e della necessaria articolazione che essi comportano per un’ordinata organizzazione del sistema di pianificazione. Si limitano solamente ad invocare una riflessione di merito in un momento in cui non abbiamo ancora una istituzionalizzazione del governo metropolitano, ma ci accingiamo, si spera, a fondarlo. Perciò, questo sarebbe il momento più adatto al dispiegamento di un contributo scientifico su un argomento che, anche se quasi clandestinamente, è entrato nell’agenda politica.
Senza alcuna pretesa di essere esaustivo, di seguito estraggo dalla sessione tre gruppi di tematiche significative.



Tematiche relazionali
Tra le tematiche che in maniera più incontestabile rientrano, a pieno titolo, nel livello metropolitano sono quelle di carattere relazionale. La ragione è tanto ovvia quanto solida. Metropoli è sistema complesso di relazioni. L’altra faccia è che, a differenza della città, difficilmente le riconosciamo unità. Alla radice di questa difficoltà, forse tra tanti altri fattori (in ogni caso a me più chiaro) è l’identificazione della comunità con il comune e con la piccola dimensione. Ne deriva una metropoli priva d’identità se non si voglia ricorrere al meticciato, alla complessità ed alle veloci dinamiche di interazione contemporanee materiali e immateriali. Anche se la sfida della comunità metropolitana è stata lanciata, non si trovano molti che raccolgono questo guanto. [...] 

Tematiche ambientali
Partirei dall’affermazione che le tematiche ambientali si inquadrano in una agenda politica condivisa per sostenerla anche di fronte alle innumerevoli obiezioni che si possono appellare agli innumerevoli conflitti suscitati intorno a quell’argomento. Nessuno dovrebbe meravigliarsi del fermento di una pubblica arena dove è necessario prendere decisioni che riguardano materie la cui conoscenza continua a presentare capacità di previsione ad elevata incertezza e su cui agiscono soggetti con interessi divergenti rispetto alle medesime scelte i cui costi e benefici si distribuiscono in maniera ineguale. La pianificazione s’innesta su questo medesimo terreno intermedio tra conoscenza (scienza) ed azione assorbendo al suo interno tanto le incertezze delle previsioni quanto i conflitti delle decisioni. Ciò non toglie che ci troviamo in un campo ben definito, quantunque magmatico.
Il modo di concettualizzare queste problematiche lo leggerei come strategie di uscita dalla suddetta problematicità. Dall’esame dei paper presentati ho individuato tre di esse che, molto probabilmente non sono esaustive, ma sono certamente significative ed interessanti. [...]

I temi della governance
Raggruppo per esigenze di sintesi forse anche cose diverse, dove la componente politica assume un ruolo rilevante, in due aree distinte: la città metropolitana e la produzione e gestione degli spazi pubblici. [...] 
Che su entrambi i temi ci possa essere tanto un approccio processuale che uno sostantivo non c’è problema: non riuscirei a scegliere il migliore e ciascuno lascerebbe qualche insoddisfazione. Né mi sentirei di avanzare queste richieste di completezza al ricercatore forzandone la natura e le inclinazioni. Diversa rivendicazione farei alla comunità scientifica le cui dotazioni dovrebbero essere stimolate da maggiori ambizioni di corrispondere ad aspettative della crescente rilevanza del tema metropolitano in tutta questa molteplicità di aspetti. Ad essa mi sento di chiedere una riflessione su quanto in questa rassegna rapidissima manca o è sottaciuto come tema metropolitano: tra essi i più gravi problemi sociali (social housing, segregazione, ritardo di sviluppo?)
Testo di Federico Domenico Moccia

ELENCO DEI FULL PAPERS

LA PROSPETTIVA DELLA SOSTENIBILITÀ
• Urban sprawl e adattamento al cambiamento climatico: il caso di Dar es Salaam
L. Congedo, S. Macchi, L. Ricci, G. Faldi
 Evoluzione vs crescita urbana: la “wet theory”
R. Fistola, R.A. La Rocca 
 Verso nuove (ri)configurazioni territoriali
M. Francini, A. Palermo
• Città “fossile” vs città “rinnovabile”: applicabilità dei modelli ecologici ai sistemi metropolitani
G. Mazzeo
• Periurbanità. Per una politica di sviluppo legata ai luoghi
M.V. Mininni
 Forme della densificazione: un progetto per il territorio europeo
N. Privileggio 
• Planning for an Urbanism of Reduction
J. Rebillot 

CULTURA LOCALE E GLOBALIZZAZIONE
• Rappresentazione e rigenerazione per la qualità urbana in Cina: il caso di Guangzhou
M. Calia 
• Faraway so close. Nuove geografie in Malesia: il caso di Cyberjaya
T. Lombardo 
• Mediterranean Futures
M. Marengo