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Dialoghi della composizione.
Cinque seminari tra maggio
e giugno 2010. Contenuti e ospiti
[ITALIAN TRANSLATION]
Antonella Bruzzese, Antonio Longo
Dialoghi della composizione è un progetto di ricerca promosso da Antonella Bruzzese e Antonio Longo intorno ai modi, alle forme e alle tecniche del progetto urbanistico contemporaneo. Si sviluppa attraverso cicli di seminari, attività didattiche ed esperienze progettuali, promossi presso la scuola di Architettura e Società del Politecnico di Milano.
La ricerca muove dalla constatazione che oggi, forse più che in passato, il progetto per la città sia al centro di forti contraddizioni civili, disciplinari e accademiche. Può svolgere un ruolo centrale nell'organizzazione delle risorse esistenti e nell'orientamento delle decisioni di governo e trasformazione del territorio, specie in tempi di crisi economica e politico/istituzionale, ma sempre più raramente, in Italia in particolare, trova spazi di esercizio legittimi e riconosciuti. Il progetto per la città ha una lunga e importante storia tecnica, culturale e civile, ma la sperimentazione, alla base di ogni rinnovamento tecnico, è spesso sostituita da una riduzione a mera gestione quantitativa e ratifica di decisioni politiche, quando non da innovazioni spericolate al limite dell'irresponsabilità. L'attività progettuale è al centro dei progetti didattici, è il cuore dei corsi di laurea nelle facoltà di architettura, ma spesso stenta ad essere riconosciuta come attività di ricerca e ad essere trattata nei parametri di valutazione accademica. Per queste ragioni ci è quindi parso utile impostare un lavoro critico che permettesse di superare queste contraddizioni, di interpretarle e di individuare possibili linee di evoluzione. A questo fine il dialogo tra progettisti ci è sembrato lo strumento più efficace per avviare il percorso critico, la composizione il tema cardine.
Nel maggio del 2010 il primo ciclo di seminari documentati in queste pagine è stato avviato scegliendo un punto di attacco volutamente eccentrico. Il dialogo tra progettisti e "compositori" provenienti da discipline altre rispetto all'urbanistica e dai profili molto diversi (architettura, regia, coreografia, musica, fotografia, cucina, design) ha portato ciascuno degli ospiti a riflettere intorno alle proprie pratiche compositive, presentando i propri lavori. La successione degli interventi ha fatto emergere le specificità di ogni mestiere, le caratteristiche comuni, le differenti tecniche compositive, come gli autori della ricerca hanno tentato di far emergere nella rilettura critica proposta nel testo pubblicato in queste pagine web. La produzione del video, curato con Federica Verona, infine, ha permesso di accostare le voci e costruire un discorso trasversale sulla composizione.
• Gli ospiti sono stati: il musicista Massimiliano Viel e il fotografo Alessandro Cimmino; il grafico e critico del design Giovanni Anceschi; il cuoco Pietro Leemann e il danzatore/coreografo Enzo Procopio; il regista teatrale Francesco Micheli e l'architetto Beniamino Servino. Gli ospiti hanno articolato la propria riflessione a partire dai propri lavori, progetti, composizioni.
• Il seminario conclusivo a cui hanno partecipato Patrizia Gabellini, Gabriele Pasqui, Cino Zucchi, Aldo Cibic, Francesco Infussi, preceduto dalla presentazione del video che ha riportato nella traccia del progetto urbanistico i temi emersi nel corso dei seminari.
Per permettere di comprendere la ricchezza dei contributi e di dare sostanza e sfondo alle riflessioni contenute nel testo e nel video, riportiamo di seguito le brevi note biografiche dei protagonisti dei seminari e dei link ai loro lavori.
MASSIMILIANO VIEL, COMPOSITORE
(www.maxviel.net)
da sempre interessato alla relazione tra musica e altre forme espressive, ha realizzato un gran numero di performances in stretto contatto con il teatro, il video e la danza. Collabora con Otolab (www.otolab.net/), nel 2003 ha contribuito a fondare Sincronie (www.sincronie.org/), organizzazione dedita all'incontro tra la tradizione musicale "classica" e le contraddizioni del mondo contemporaneo attraverso la realizzazione di eventi spettacolari. È titolare della cattedra di "Elementi di composizione per la didattica", presso il Conservatorio di Bolzano.
• Nel corso del seminario Viel ha presentato la composizione CLUSTER per Demetrio Stratos (2009) per suoni elettronici - (durata: 20'38" premiére: 14.05.2009, Elektronika 2009, Milano) ascoltabile alla pagina: www.massimilianoviel.net/ita/mus_el.php.
ALESSANDRO CIMMINO, FOTOGRAFO
(www.alessandrocimmino.com)
Ha esordito nel 1997 con il lavoro Napoli Fotocittà, Dintorni dello sguardo, sviluppando una ricerca sulla percezione della città in movimento con un lavoro dal titolo 60 km/h
www.alessandrocimmino.com/it/projects/60kmh
E' impegnato in progetti che riguardano la lettura del territorio contemporaneo e le trasformazioni del paesaggio urbano. Suoi lavori sono stati esposti in diverse mostre ed esposizioni in Italia e all’estero (Biella, Genova, Napoli, Norimberga, Weimar e Berlino, Zurigo e Colonia). Del 2006 è la mostra personale Fotografie - CCTV presso la Nowhere Gallery di Milano e la mostra personale Works presso la galleria Overfoto di Napoli.
• Al centro della sua presentazione una sequenza di immagini tratte dai lavori che si confrontano con il tema del tempo e dell'imprevisto, in particolare il lavoro My Day
GIOVANNI ANCESCHI, DESIGNER E SAGGISTA
(www.iuav.it/Ateneo1/docenti/design-e-a/docenti-st/Giovanni-A)
Nel 1959 forma il Gruppo T con Davide Boriani, Gianni Colombo, Gabriele Devecchi e Grazia Varisco, gruppo di riferimento per l'arte cinetica (www.luxflux.net/n18/recensioni3.htm). Dopo l'esperienza didattica presso la Hochschule für Gestaltung di Ulm ha insegnato discipline della comunicazione in diverse università italiane ed attualmente presso lo IUAV di Venezia dove è professore ordinario di disegno industriale e dirige il laboratorio di comunicazione multimodale al clasVEM. E' autore di numerosi volumi e saggi sul design e sulla evoluzione del design da disciplina di disegno di artefatti a disciplina strategica di disegno di processi. Anceschi è vincitore di premi prestigiosi come il Compasso d'oro 1998 e Icograda Excellence Award for distinguished services to graphic design 1999.
• La relazione ha preso avvio con la presentazione dei primi lavori del gruppo T per poi sviluppare una critica radicale al concetto di composizione attraverso l'evoluzione dei modi del design. Sue lezioni e interviste sono disponibili in rete. Tra gli interventi recenti l'intervista a cura di Marco Belpoliti (il video dell'intervista qui di seguito)
PIETRO LEEMANN, CHEF
(www.joia.it)
Dopo aver studiato e lavorato in ristoranti di cucina tradizionale italiana e francese, è passato attraverso la rivoluzione della "Nouvelle cuisine" e della cucina creativa italiana lavorando con Gualtiero Marchesi e Fredy Girardet, per approdare ad una filosofia di cucina naturale del tutto originale e innovativa, apprezzata a livello internazionale. Dal 1989 è titolare di "Joia, alta cucina naturale" a Milano, primo ristorante vegetariano europeo ad aver ricevuto una stella Michelin nel 1996. I suoi piatti si ispirano all'arte figurativa, citano l'arte cinetica, si propongono come esperienza multisensoriale, ma rispondono anche a principi di etica ambientale e sostenibilità.
• Il racconto, utilizzando le immagini e la descrizione dei piatti, è entrato esplicitamente nel merito di tecniche di composizione individuando temi metacompositivi di grande rilevanza.
ENZO PROCOPIO, COREOGRAFO
(www.tiltspaziodanza.it)
Si è formato presso la Folkwang Hochschule di Essen e si è successivamente perfezionato seguendo le lezioni di Peter Goss a Parigi e dei principali insegnanti di release technique a New York. Insegnante di danza contemporanea dal 1987, nel 1994 è stato invitato quale "visiting choreographer" dalla facoltà di danza della New York University. Dal 1996 la Compagnia Enzo Procopio si è occupata prevalentemente di videodanza, realizzando tra altre, le opere video "Colpi" e "Attraverso" proiettate e premiate nei maggiori festival internazionali di videoarte e video danza. La videoinstallazione "Eco", del 2006, è stata presentata al Teatro Valli di Reggio Emilia e alla Festa del Teatro di Milano, nel 2007. Nello stesso anno l'assolo "Ozen" è presentato ai Festival "Solo in azione" di Milano e "Insoliti" di Torino.
• L'intervento di Procopio, muovendo dai concetti fondamentali che identificano la danza come arte autonoma, ha presentato le forme di composizione coreografica più recenti e sperimentali che utilizzano l'improvvisazione nello spazio scenico, il video, il montaggio e la composizione musicale per produrre una video opera originale esemplificata attraverso il video "Distanza di sicurezza", prodotto nel 2002 (il video dell''opera qui di seguito)
FRANCESCO MICHELI, REGISTA TEATRALE
(www.francescomicheli.com)
Laurea in Lettere e diploma alla Civica Scuola d'Arte Drammatica "Paolo Grassi" di Milano, debutta nella regia d'opera nel 1997 con La Cantarina di Niccolò Piccinni, per il Museo del Teatro alla Scala e da allora ad oggi cura diverse regie di spettacoli in diversissime realtà liriche italiane e straniere. Dal 1997 collabora con i Pomeriggi Musicali di Milano scrivendo e portando in scena diversi spettacoli in spazi teatrali e non, fra i quali si segnalano Sogno di una notte di mezza estate di Mendelssohn-Shakespeare, l’Opera da Tre Soldi di Brecht-Weill, Il Piccolo Mozart, i Musicanti di Brema, la Sirenetta e partendo da queste esperienze ha preso avvio una collaborazione con enti in cui il repertorio classico si trovi a dialogare con i linguaggi del contemporaneo. Insegna Regia presso il biennio di specializzazione in Scenografia all’Accademia di Brera. Nel 2007 per il Piccolo Teatro di Milano ha coordinato le attività del masterclass con le scuole di teatro internazionali. Per Garzanti nel 2007 ha curato il laboratorio teatrale della nuova antologia delle scuole medie. Collabora con la rete satellitare Sky Classica nell’ideazione e conduzione di programmi sull’opera.
• Il formato "off opera" (il video dell''opera qui di seguito) è traduzione e rielaborazione di opere liriche, compone arie e passaggi musicali e recitativi, riferimenti filmici e letterari, racconto in una forma nuova che avvicina il pubblico all'opera lirica (www.cidim.it/cidim/content/314625)
BENIAMINO SERVINO, ARCHITETTO
(www.ec2.it/beniaminoservino/projects)
Laureato a Napoli nel 1985, vive e lavora prevalentemente nel territorio Casertano. L'osservazione delle mutazioni del paesaggio, la riflessione sulla presenza nel territorio e nella percezione degli archetipi formali, della traduzione e del tradimento come principio di astrazione e costruzione costituiscono il centro della sua poetica e pratica compositiva. Le sue opere sono pubblicate sulle più importanti riviste di settore nazionali e internazionali. È invitato a mostre in Italia e all'estero (tra cui la Biennale di Venezia 2002, e mostre sull'architettura italiana a New York e a Pechino). È stato candidato nel 2002 e nel 2004 al premio Mies Van der Rohe. Nel 2007 ha ricevuto l'International Award Architecture in Stone. " Ma lo sapete, [voi] adulti non più bambini, che quelle capanne/mezze capanne/capannoni che avete vicino [a voi] possono riaffiorare sulla spiaggia insieme alla statua della libertà?" (in nazione indiana/2011/05/24)
Planum
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