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La città cosmopolita. Geografie dell’ascolto, di Vincenzo Guarrasi  </br> G.B. Palumbo Editore © | Cover

(IBIDEM) no.1 | Letture |
Cosmopolitismo urbano in due atti

Carlotta Fioretti

Recensione a:
 V. Guarrasi, La città cosmopolita. Geografie dell’ascolto, G.B. Palumbo Editore, Palermo, 2011 

• G de Spuches, La città cosmopolita. Altre narrazioni, G.B. Palumbo Editore, Palermo, 2012

Il concetto di cosmopolitismo è estremamente complesso e sfaccettato, per cui sarebbe corretto parlare, più che di cosmopolitismo, di diversi cosmopolitismi (Verpraet, 2010). Inoltre, come afferma Harvey (2009), la sua recente riscoperta e trattazione da parte di una compagine molto nutrita e illustre di autori non ha aiutato a chiarirne il significato e l’uso: piuttosto ha destato nuove confusioni. 
Della critica di Harvey sono ben coscienti gli autori de La città cosmopolita, che non a caso lo citano in diverse occasioni, e si cercherà di vedere come hanno affrontato la questione. Prima di tutto, però, è opportuno spendere alcune parole per spiegare di cosa si stia parlando.



La città cosmopolita
è il titolo di una collana edita da Palumbo e composta di due testi usciti a distanza di un anno, il primo di Vincenzo Guarrasi uscito nel 2011 con il sottotitolo Geografie dell’ascolto, il secondo di Giulia de Spuches dal sottotitolo Altre narrazioni
.

Emerge subito dal titolo comune e dal comune progetto editoriale che non siamo di fronte a due opere indipendenti, ma che sono legate dalla medesima cornice. E anche se in effetti questa cornice non viene mai chiaramente esplicitata, ma solo accennata in diversi punti dei due libri (fatto che va leggermente a discapito della comprensione del progetto nel suo insieme), si ritiene più proficuo leggere i due testi insieme piuttosto che separati, essendo sostanzialmente accomunati da un unico sfondo, spesso richiamato dai numerosi riferimenti bibliografici incrociati, e chiaramente frutto di un dialogo comune tra gli autori.

I due testi presentano una struttura simile e sono entrambi composti di due parti: la prima interamente scritta dal primo autore (rispettivamente Guarrasi e de Spuches) serve a dare l’inquadramento teorico e metodologico all’opera, mentre la seconda parte a cura di altre due ricercatrici (Chiara Giubilaro nel primo testo e Manuela Lino nel secondo) si presenta come una raccolta di saggi multidisciplinari di diversi autori che contribuiscono a caratterizzare i due libri come pluralità di voci narranti.

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Carlotta Fioretti
Dipartimento di Architettura
Università degli Studi Roma Tre, Roma, Italy
E-mail: cfioretti@uniroma3.it


 

La città cosmopolita. Altre narrazioni, di Giulia de Spuches  </br> G.B. Palumbo Editore © | Cover