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Competenza e rappresentanza
Alessandro Pizzorno, Pier Luigi Crosta, Bernardo Secchi (a cura di Cristina Bianchetti e Alessandro Balducci)
Non è semplice trattare del ruolo delle competenze tecniche in rapporto alle trasformazioni urbane. Tanto meno oggi, nel nostro paese. La competenza ha implicazioni non solo conoscitive, ma etiche e politiche. È parte del sistema delle regole dello Stato di diritto e della politica democratica. E per quel che ci riguarda più da vicino, è intimamente legata a ogni forma di governo della città che voglia ancora dirsi razionale, avere cura del bene comune, e porsi come azione a lungo termine.
Tornare a occuparsi di competenza tecnica è importante. Discuterne e osservarne i mutamenti aiuta a comprendere la natura sociale del lavoro degli architetti e degli urbanisti e il loro posizionarsi entro gerarchie sociali, non solo professionali.
Gli scritti contenuti in questo libro affrontano il modo in cui le competenze entrano nella trasformazione della politica e della città. In maniera selettiva, seguendo diversi registri tematici.
Si è assunto dapprima un punto di osservazione costruito sulla crisi della rappresentanza che lo scritto di Alessandro Pizzorno, nella prima parte del volume, mette al centro. Le questioni sollevate da Pizzorno ruotano attorno a un interrogativo circa il modo in cui sia oggi possibile introdurre il principio di competenza in istituzioni che in altri tempi si pensava potessero reggersi sul principio di maggioranza.
Alle questioni poste rispondono Bernardo Secchi e Pier Luigi Crosta, cogliendo le implicazioni che il tema ha in rapporto alla progettazione e alla politica urbana. La discussione iniziata a Torino in occasione della XIV Conferenza della Società italiana degli urbanisti è proseguita nei mesi successivi in incontri di cui dà conto la lunga conversazione contenuta nella seconda parte del volume, la quale riporta su un terreno più specificamente urbano molti dei temi messi in rilievo nella prima parte.
CONTENTS
Un diverso campo concettuale
Introduzione
di Cristina Bianchetti
PARTE PRIMA
I. Competenza e maggioranza nel processo di decisione
di Alessandro Pizzorno
II. Note al testo di Alessandro Pizzorno
di Bernardo Secchi
III. Note sulla competenza
di Pier Luigi Crosta
IV. Breve risposta ai commenti
di Alessandro Pizzorno
PARTE SECONDA
Culture tecniche e rappresentanza nella città europea.
Conversazione tra Alessandro Pizzorno, Cristina Bianchetti,
Pier Luigi Crosta, Bernardo Secchi
1. Nelle faccende urbane la durata è un valore o un’ideologia?
2. Competenze e significato simbolico
3. Mobilità, solitudine, cittadinanza
4. La penetrazione della competenza nella politica
5. Quale mediazione sociale?
6. Giudizio competente e giudizio morale
Postfazione
di Alessandro Balducci
ABOUT THE AUTHORS:
Alessandro Pizzorno, professore emerito di Teoria sociale all’Istituto Universitario Europeo di Fiesole. Autore di numerosi studi sulla sociologia politica, la sociologia urbana e la sociologia del lavoro, si è interessato di teoria dell'azione, delle scelte razionali e delle identità collettive e di teoria della democrazia.
Pier Luigi Crosta, Professore ordinario di politiche urbane e territoriali al Corso di Laurea in Pianificazione Territoriale Urbanistica e Ambientale dell'Università IUAV di Venezia.
Bernardo Secchi, professore emerito di Urbanistica presso l'Università IUAV di Venezia. Ha partecipato alla redazione di numerosi piani e progetti in Italia e in Europa tra i quali Madrid (1984), Jesi (1988), Bergamo (1994), Brescia (1998) oltre ad essere autori di numerosi libri. Tra gli altri: Il racconto urbanistico, (Einaudi, 1989) e Prima lezione di urbanistica (Laterza, 2000) .
Cristina Bianchetti, professore ordinario di Urbanistica presso il Politecnico di Torino. Tra i suoi scritti Abitare la città contemporanea (Skira, 2003) , Il Novecento è davvero finito (Donzelli, 2011) e Urbanistica e sfera pubblica (Donzelli, 2007)
Alessandro Balducci, professore ordinario di Pianificazione e Politiche urbane, prorettore del Politecnico di Milano. Come urbanista è stato responsabile di diversi piani e progetti in Italia, tra i quali il Piano strategico della Provincia di Milano (2004 - 2008) dal quale è scaturito il volume Strategic Planning for Contemporary Urban Regions, e di attività di consulenza per progetti all’estero (Shanghai, Dubai)
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